SCUOLA/GEN. FAMIGLIA: COBAS BOLOGNA SOGNANO SCUOLA STALINISTA

“L’alleanza educativa è fondata sull’asse famiglia-scuola, non su quello scuola-Cobas. I sindacati e i collettivi devono imparare a restare al loro posto rispettando il diritto di priorità educativa dei genitori nell’educazione dei loro figli, così come sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla Costituzione Italiana”. Lo afferma Filippo Savarese, portavoce dell’associazione co-promotrice del Family Day Generazione Famiglia, commentando il presidio di sindacati e collettivi riunito ieri a Bologna davanti l’Ufficio Scolastico Regionale per chiedere al distaccamento territoriale del MIUR di censurare formalmente l’attività di libera informazione e denuncia dell’ideologia Gender da parte delle associazioni di genitori come Generazione Famiglia.

“Il modello scolastico sognato da queste sigle – continua Savarese – è di impronta marcatamente stalinista, in cui lo Stato decide cosa devono pensare gli alunni e gli studenti espellendo la famiglia da ogni processo decisionale. Vorrei fosse chiaro che la nostra attività, che sta già portando ottimi risultati come nel caso dell’osceno spettacolo sul bambino transgender Fa’afafine, non solo continuerà ma sarà sempre più diffusa e capillare su tutto il territorio, dato che sempre più genitori, e anche insegnanti, su uniscono alla nostra lotta per la libertà educativa”.

Proprio sabato scorso Generazione Famiglia ha promosso con altre sigle profamily un presidio a Roma davanti al Miur, partecipato da circa mille tra genitori e insegnanti, per chiedere al Ministro Fedeli la previsione del consenso informato preventivo delle famiglie ogni volta che siano trattati nelle scuole temi connessi alla sessualità e all’affettività, dal momento che oggi nella gran parte dei casi la componente genitori è tenuta all’oscuro di ciò che entra in merito nelle classi dei ragazzi. L’associazione ha promesso, in caso di mancate risposte, uno sciopero nazionale del Patto Educativo di Corresponsabilità, documento che i genitori sono invitati a sottoscrivere al momento dell’iscrizione dei figli nelle scuole e che le famiglie del Family Day disconosceranno a migliaia se dal Miur non arriveranno provvedimenti urgenti a favore della libertà educativa.

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Miriam