“In Svezia i bambini si educano così: non è libertà se è libertà di imporre”

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L’11 gennaio, alle 22,00 c.a., abbiamo pubblicato sul nostro profilo facebook (https://www.facebook.com/pages/La-Manif-Pour-Tous-Italia/273967302745211) un video trasmesso la scorsa settimana da Bacillakuten, un programma per bambini erogato dalla tv pubblica svedese. Il video (lo trovate a questo link)  consta di una canzoncina orecchiabile rappresentante un pene e una vagina che zompettano per lo schermo tutti colorati.

Mentre abbiamo pensato opportuno rendere pubblico il video sottolineando che l’amministrazione youtube, prudentemente, ha dichiarato “questo video potrebbe essere inappropiato per alcuni utenti” -successivamente youtube sotto pressione della SVT ha tolto l’etichetta “per adulti”-, non avevamo pensato necessario pubblicare la traduzione della canzoncina, pervenutaci tramite una famiglia italiana, che abita a Goteborg, che ci ha tra l’altro confermato che il video è stato contestato perchè transfobico.

Ci ha stupito perà la risonanza mediatica positiva data al video su youtube, riportata da qualche testata on.line (tra cui Il PostHappyblogThe Local, etc).

Fa eccezione l’articolo pubblicato dalla Bussola Quotidiana (qui il link).

Chi riporta la notizia scrive che si può essere contrari o favorevoli, alla visione di questo cartone. A noi, invece, resta il dubbio che la seconda opzione non possa essere presa in considerazione: far familiarizzare i bambini con termini e immagini che intendano scindere la sessualità dal tutt’uno che è la persona (psiche, mente, corpo), riducendola a mera genitalità, apre scenari distruttivi sia per la persona che per la società.

A chi ci ha additato, chiamando in causa la libertà, ricordiamo che la libertà ha un confine: la libertà dell’altro. Se la “libertà” difesa  è libertà “tua” di educare i miei figli ad una scissione che comporta tutto quello che abbiamo detto, non ci accodiamo al grido tanto facile di questi ultimi giorni. D’altro canto, proprio perchè la libertà educativa è propria di ogni genitore, non ci stancheremo mai di esplicare i pericoli di tale educazione, affinchè ognuno sia libero, veramente. Mandare in onda, durante un programma per bambini, un cartone che veicola il messaggio appena esplicato, o entrare nelle scuole senza rendere partecipe del tipo di educazione sessuale che si vuole imporre ai miei figli non è libertà.

Non è libertà la libertà di imporsi.

Per questo, costretti, riportiamo la traduzione come a noi è pervenuta. (Qualora dovessero esserci errori saremmo ben pronti (e contenti!!) di apportare modifiche, se migliorative del testo)

“Ecco il c**** che arriva al galoppo!
Lui che i pantaloni non ha,
gli pendola il c****
e ha una linea in mezzo al sedere!

La f*** è impetuosa, si! Lo puoi credere!
Persino su una vecchia signora è elegante.
Così diversi ma quasi la stessa cosa:
fare la pipì attraverso il c**** la f*** se si è una ragazza!

Il c**** e la f*** che fantastica banda!!!

Il c**** e la f*** cantano il nostro (in) coro.

Il c**** e la f*** appartengono al nostro corpo.”

[n.d.r. Chi scrive non è felice di dover usare un linguaggio tanto volgare, ma chiedendo esplicitamente a chi ha tradotto se venisse usato il termine volgare, si è sentita rispondere affermativamente: snopp si usa in modi di dire volgari. Lo svedese non ha una ricchezza lessicale pari all’Italiano per cui se si avesse voluto nominare in modo elegante, si sarebbe dovuto usare la perifrasi “organo sessuale maschile/femminile. E sicuramente non due nomigonli che richiamano tanto pesantemente i modi di dire volgari in uso. Penis, è usato solo in ambienti medici. La speranza è che nella traduzione ci sia un errore; pronti a correggerlo!]

Ritieniamo comunque pericoloso il messaggio seppur dovessimo scoprire che i termini usati siano più vicino ad eventuali nostri “pisellino/pisellina”, come inizialmente credevamo.

A voi la sentenza.

 

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