BUS DELLA LIBERTA’
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I BAMBINI SONO MASCHI.
LE BAMBINE SONO FEMMINE.

Ti sembra ovvio? Non lo è più! 
Oggi dobbiamo difendere la natura delle cose. In particolare, la natura dell’essere umano.
La nostra natura, la natura dei nostri figli, dei nostri nipoti, delle nuove generazioni.
Ma difenderla da cosa? Da quella che lo stesso Papa Francesco, in persona, ha chiamato la “colonizzazione ideologica” del Gender.
Che cos’è il “Gender”? È una parola inglese e significa “Genere“: è un concetto che si sta sostituendo a quello di “Sesso“.
Di che sesso siamo? Maschi o femmine. Quindi uomini o donne. Ecco, oggi si sta sostituendo l’identità sessuale con l’identità di Genere.
E che cos’è questa “identità di Genere“? È ciò che una persona “si sente” di essere. Un’identità che non dipende da come nasci.
Un’identità fluidatransitoria, che può cambiare nel tempo. Oggi uomo, domani donna, poi chissà… tutti e due, o nessuno dei due.
Lo sapevi che ormai da anni Facebook ha inserito nella sezione dedicata ai dati anagrafici degli utenti decine e decine di diverse identità di Genere? Una volta dovevi selezionare Uomo o Donna. Oggi (vai a controllare!) puoi scegliere tra: bigenderpangenderagendergenderqueergenderfluidtransgender e una marea di altre “identità”, tutte senza alcun fondamento scientifico. Pure “sensazioni”. 
Ovviamente, ognuno ha il diritto di sentirsi ciò che vuole. Ma il punto è: può imporre a tutti noi la sua sensazione?

DISFORIA DI GENERE – Alcune persone soffrono un disturbo psichico definito “disforia di genere“. Sono nate maschi o femmine, ma sentono effettivamente di appartenere al sesso opposto. Vogliamo chiarire che la nostra campagna non riguarda questi casi. Si tratta di condizioni molto delicate che gli interessati affrontano con appositi percorsi clinici di natura psicoterapetutica. Percorsi che la maggior parte delle volte terminano con l’accettazione della propria reale identità, maschile o femminile, o nella scelta di iniziare a vivere come se fossero dell’altro sesso. Come dicevamo, ognuno ha il diritto di vivere in armonia con se stesso. Ma non può imporre agli altri la sua condizione soggettiva, pretendendo che sia riconosciuta dalla società intera come se fosse una realtà oggettiva.

La nostra campagna – a cui ti chiediamo di aderire firmando questa petizione – si pone invece queste domande:

  • È giusto insegnare ai più giovani che la vera identità sessuale non è quella biologica, maschile o femminile, ma è quella “di genere“?
  • È giusto insegnare ai più giovani che possono essere “quello che vogliono“? Che si nasce maschi o femmine, ma poi si può scegliere tra una miriade di sfumature sessuali?

L’identità sessuale si può scegliere?
No… e allora, non confondiamo i giovani! Questa è l’ideologia Gender.

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LO SAPEVI CHE IL “GENDER” STA ENTRANDO A VALANGA NELLE SCUOLE?
Come?
Tramite lezioni e attività sull’educazione sessualeaffettivasentimentale. O tramite i corsi presentati come “contro l’omofobia“, oppure per la “decostruzione degli stereotipi di genere“.
Lezioni gestite quasi sempre da associazioni LGBT (Lesbiche-Gay-Bisessuali-Transessuali).
Lezioni finanziate dal Governo, dalle Regioni, dai Comuni coi fondi pubblici, cioè con le nostre tasse.
Lezioni durante le quali si “insegna” a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, che l’identità sessuale si può scegliere.
Perché non dipende dal nascere maschi o femmine. Dipende dall’identità di Genere, appunto. E l’identità di Genere dipende da quello che “senti” di essere.

ECCO PERCHE’ DENUNCIAMO CON FORZA L’IDEOLOGIA GENDER
E TI CHIEDIAMO DI AIUTARCI A FARLO FIRMANDO LA PETIZIONE

Negli ultimi anni abbiamo denunciato al Ministero dell’Istruzione decine e decine di casi concreti, documentando l’inserimento dell’ideologia Gender in corsi e attività per le scuole di ogni ordine e grado: dagli asili fino ai licei, passando per elementari e medie.

  • Casi concreti in cui si parlava di “padre” e “madre” come stereotipi da “decostruire”, cioè da CANCELLARE.
  • Casi concreti in cui si parlava di come eseguire una “transizione” da uomo a donna o da donna a uomo.
  • Casi concreti in cui si parlava di come coppie lesbiche o coppie gay potessero rifornirsi di bambini tramite la procreazione artificiale o l’utero in affitto.

    IL CASO FA’AFAFINE
    Vuoi un esempio clamoroso?
    Negli scorsi mesi centinaia di bambini dagli 8 ai 16 anni sono stati portati dalle loro scuole a teatro, a vedere uno spettacolo chiamato Fa’afafine.
    Di che si tratta? Della storia di un bambino che si sveglia maschio e femmina a giorni alterni, si innamora di un compagno del suo stesso sesso ma non sa se dichiarare il suo amore nei panni di maschio o in quelli di femmina.

    TI SEMBRA NORMALE?

    CitizenGO e Generazione Famiglia hanno avviato una petizione contro questa follia, che in poche settimane ha sfondato quota 100.000 firme. Le abbiamo indirizzate al Ministero dell’Istruzione, che ha preso le distanze dall’iniziativa.
    Intanto, però, centinaia di bambini e bambine sono stati confusi da questo spettacolo.
    Dobbiamo assolutamente insistere!

    BUS DELLA LIBERTÀ: PER RESTARE LIBERI DI DIRE LA VERITÀ

    busdef18settEcco perché stiamo portando in strada il Bus della Libertà, un grande pullman arancione con l’enorme scritta:

    I BAMBINI SONO MASCHI,
    LE BAMBINE SONO FEMMINE.
    LA NATURA NON SI SCEGLIE,
    STOP GENDER NELLE SCUOLE!

    Scendiamo in strada per denunciare ancora una volta pubblicamente questa folle opera di lavaggio del cervello di massa.
    Scendiamo in strada per ribadire il diritto di priorità educativa dei genitori sui loro figli.
    Scendiamo in strada per chiedere al Ministero dell’Istruzione che ogni attività sulla sessualità o sull’affettività che entra nelle scuole sia visionata e autorizzata dai genitori tramite un modulo specifico di consenso informato preventivo.
    Scendiamo in strada per RESTARE LIBERI DI DIRE LA VERITÀ!

    Firmando la petizione riceverai automaticamente via mail il calendario con le tappe e le date del tour. Se puoi, passa a trovarci! Inoltre, firmando la petizione, riceverai via mail gli aggiornamenti in tempo reale sull’andamento della campagna!

    SEI DEI NOSTRI?
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Miriam